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Ogni impresa, la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, designa (salvo alcuni casi previsti dalla normativa e dal DECRETO LEGISLATIVO 27 Gennaio 2010, n. 35) uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività. La funzione essenziale del consulente è promuovere ogni azione per facilitare lo svolgimento di tali attività nel rispetto delle disposizioni applicabili e in condizioni ottimali di sicurezza.
Consulenza ADR
Quotidianamente molte aziende coinvolte in qualche modo con le merci pericolose, si trovano a dover risolvere dilemmi importanti per quanto riguarda le prescrizioni della normativa ADR. Rica Service, mette a disposizione un consulente ADR esperto, in grado di chiarire tramite email i problemi che sorgono nelle aziende che svolgono mansioni implicate nel carico scarico e trasporto delle merci pericolose ADR.
nel dettaglio
CHI È IL CONSULENTE ADR? Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada e per ferrovia è quella figura professionale di cui si devono avvalere le imprese che effettuano il trasporto, il carico o lo scarico di merci pericolose (D.L.vo 04/02/2000 n° 40 pubblicato sulla G.U. n° 52 del 03/03/2000 e successive integrazioni in attuazione della direttiva CEE n. 96/35/CE del 03/06/1996).
CHI DEVE NOMINARE IL CONSULENTE ADR? Ogni impresa la cui attività comporta attività di imballaggio, riempimento, carico/scarico e trasporto di merci pericolose.
ESENZIONE NOMINA CONSULENTE ADR Gli stati contraenti possono prevedere che le presenti disposizioni non si applichino alle imprese: – le cui attività riguardano quantitativi, per ogni unità di trasporto, inferiori ai limiti definiti a 1.1.3.6 e 1.7.1.4 come pure ai capitoli 3.3, 3.4 o 3.5; ovvero – che non eseguono, a titolo di attività principale o accessoria, trasporti di merci pericolose o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti, ma che eseguono occasionalmente trasporti nazionali di merci pericolose, o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti che presentano un grado di pericolosità o un rischio di inquinamento minimi Sono altresì esenti dall’ obbligo di nomina del consulente ADR/RID (D. L. nr.35 del 27/1/2010) le imprese che effettuano trasporti in colli od alla rinfusa, in ambito nazionale, di materie od oggetti individuati alla colonna 2, categoria di trasporto 3, della tabella di cui al cap 1.1.3.6.3 dell’ ADR ai quali e’ associato il riconoscimento del livello di rischio più basso; Le imprese che effettuano operazioni di carico delle merci di cui al punto 1), in colli od alla rinfusa, ovvero anche in cisterna qualora le materie caricate siano residui di lavorazione e rifiuti prodotti dall’impresa stessa. Condizioni per usufruire dell’ esenzione (Decreto 4/7/2000) Le esenzioni si applicano, per ciascuna impresa, – ad un numero massimo di operazioni annue pari a 24, – con un limite massimo di 3 operazioni nello stesso mese, – un totale complessivo massimo non superiore a 180 tonnellate. L’ impresa deve comunicare l’intenzione di avvalersene all’ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri nella cui circoscrizione ha la sede o la rappresentanza legale, prima di dare avvio, per ciascun anno solare, alle operazioni. La copia della comunicazione deve accompagnare la merce pericolosa in ciascuna delle stesse operazioni corredate, a cura dell’impresa, della preventiva annotazione della data, del tipo e della quantità della merce trasportata ogni volta.
COMPITI DEL CONSULENTE ADR – Comunicazione di nomina del consulente, all’UMC di competenza. – Relazione iniziale, entro 60 giorni dalla nomina. – Relazione annuale, entro il mese di Febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. – Relazione straordinaria, qualora intervengono eventi modificativi della prassi, delle procedure poste alla base della relazione, ovvero delle norme in materia di trasporto, carico e scarico di merci pericolose. – Relazione di incidente, nella quale in caso di incidente, vengono analizzate le cause che hanno provocato l’incidente stesso ed avanzate proposte per prevenire altri simili. – Verifica dell’esistenza e dell’operatività del piano di sicurezza. – Rilascio di un manuale di istruzioni, moduli, procedure e guide per il trasporto di merci pericolose con i relativi aggiornamenti periodici. – Sopralluogo, su territorio nazionale in caso di sinistro in cui sia coinvolto un veicolo di proprietà o in locazione del cliente fatto salvo che il sinistro rientri nella tipologia di competenza come previsto dalla legge. – Aggiornamento normativo, tramite mezzo fax o e-mail. – Visite di verifica e controllo nella sede del cliente programmata con anticipo.
MERCI PERICOLESE Per merci pericolose/rifiuti pericolosi ai sensi della disciplina per il trasporto merci pericolose, si intendono merci,sostanze, miscele (rifiuti e non) ed oggetti appartenenti ad una delle 13 classi, secondo i criteri di classificazione stabiliti parte 2 ADR/RID: CLASSE 1 materie, ed oggetti esplosivi CLASSE 2 gas CLASSE 3 liquidi infiammabili. CLASSE 4.1 materie solide infiammabili CLASSE 4.2 materie soggette ad accensione spontanea. CLASSE 4.3 materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili. CLASSE 5.1 materie comburenti. CLASSE 5.2 perossidi organici CLASSE 6.1 materie tossiche. CLASSE 6.2 materie infettive. CLASSE 7 materiale radioattivo. CLASSE 8 materie corrosive. CLASSE 9 materie ed oggetti pericolosi diversi.
RELAZIONE DI INCIDENTE Qualora si verificasse un incidente nel corso di un trasporto o di una operazione di carico, riempimento o scarico che abbia arrecato danno alle persone, ai beni o all’ambiente, il Consulente, dopo aver raccolto tutte le informazioni utili, provvede alla redazione di una relazione d’incidente (ai sensi della sezione 1.8.5 dell’Accordo ADR/RID nonché dal Comma 7 Art. 11 Dlg. 27 Gennaio 2010 n.35 e circolare ministeriale prot. n. 174-MOT2/C), la quale indicherà in modo particolareggiato: – La descrizione dello scenario dell’incidente · La rilevazione dei danni a cose, persone ed ambiente · Le procedure di intervento attuate · L’analisi critica delle cause dell’incidente · Le proposizioni per le eventuali modifiche delle procedure operative e/o gestionali contenute nel Manuale delle Procedure. In breve: Si ha un evento che obbliga a redigere il rapporto di incidente se – si sono disperse merci pericolose – se vi è un rischio imminente di perdita del prodotto – se si sono verificati danni fisici alle persone, materiali o all’ambiente – se sono intervenute le autorità ATTENZIONE… Se l’impresa che rientra nei presupposti di nomina del Consulente ADR, non lo ha ancora nominato, nel caso in cui dovesse verificarsi un incidente, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni causati, vista l’assenza della relazione annuale che dovrebbe essere sempre presente nella Ditta che ha subito il sinistro.
Laura, RM
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